Benvenuti in questo angolo dedicato agli anni '50, sono graditi commenti e consigli... grazie per essere passati a trovarmi. STAY TUNED

Un pò di foto

mercoledì 13 giugno 2007

DINER NEW JERSEY


Ma secondo voi..... svegliarsi una mattina, una qualsiasi , come ce ne sono state , ce ne sono e ce ne saranno..... alzarsi..accendere una radio che trasmette solo rock'nroll , sapete di quelle a valvole con quel suono caldo e melodioso...... impomatarsi i capelli con la brillantina ( chi ha ancora la fortuna di poterlo fare)...prendere la propria auto, passare a prendere al propria ragazza ( sempre per quelli con la fortuna di cui sopra)... e andare a far colazione...... in un posto come questo, con queste auto.. con questa epoca....... MA CHE SENZAZIONE SI POTRà , MAI PROVARE ??? ......
Non lo so.. ma me lo son chiesto milioni di volte, ogni volta che mi è capitato di vederne uno ( in Usa).. la mia unica , quasi ossessiva domanda è sempre stata la medesima , chi sa che cosa doveva essere da ste parti in quei tempi.........quell'odore particolare che gia si sente da fuori, indescrivibile.... ma che sicuramente , tornerà alla mente o addirittura al naso... a chiunque sia mai stato da quelle parti..... purtroppo non lo saprò mai... una una parte di me.. continuerà a porsi eternamente la medesima domanda.... chi sà, cosa doveva essere qui.....
Massimiliano

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh caro Max, pur non essendo, come ti ho già scritto, un'adoratrice dell'elvis '50's, con questo blog, voglio dire il dinner nella Old America, mi fai davvero venire una nostalgia ed una grande rrrrrabbia per essere nata nell'epoca sbagliata...
Marzia1969

Anonimo ha detto...

Max...sei troppo vecchio e pelato per queste ideee ehehehehehe.

Ciao

Ronnie

sailormax ha detto...

Cara Marzia .. vedra i che poco alla volta ti faremo scoprire un epoca d'oro... ona pietra miliare nella storia. qualcosa di irripetibile.....

Per quanto riguarda Ronnie.. tse.. pelato a chi ?? La colpae del mio parrucchiere che mi fa i buchi in testa :)

Anonimo ha detto...

Ciao Max, io so cosa si prova ad alzarsi la mattina, prendere la propria auto, fifties ovviamente, e andare far colazione in un diner di quelli veri. Non ci credi??? Beh allora passo al racconto. Estate fine '87, una notte passata a rigirarmi nel letto per la calura opprimente. Non ne posso più, quindi mi alzo e mi butto in doccia. Mentre l'acqua ghiacciata mi scorre sul corpo decido di prenedere la '58 e fare un bel giro in questa domenica mattina assolata. Giusto il tempo di rifare la banana, che a quel tempo c'era, infilare una bowling, walker e via. Arrivo al gasauto, e prendo la Bel Air. Prima di uscire dal capanno accendo il lettore Pioneer, infilo una cassetta con su un po' di doo wop, del tipo "life could be dream, life could be dreammmm, doo doo dop dop dee bop, life could be a dream, sh-boom, if I can take you up in paradise up above.......", e di colpo il mondo mi appare diverso. Milano non c'è più, ci sono case basse, ognuna con il suo driveway e una bella fifties. Inchiodo!! Ma cosa cavolo mi succede?? L'odore di vecchio, tipico della mia '58, non si sente più. Proseguo incredulo, ma non posso sbagliare, sono proprio in qualche suburb dell'America anni 50, non c'è dubbio. Un po' più avanti mi incrocia una Cadillac del '52, una sedan quattro porte nera, poi è la volta di un pickup Ford. Semaforo in vista, è rosso, quindi mi fermo e di fianco, in attesa del verde, c'è una Ford del '57, convertibile, lime green e bianco, capotte abbassata e al volante un tizio di mezz'età col "fedora" ben calato sulla testa. Si volta verso di me e mi saluta come se mi conoscesse da sempre. Non sapendo cosa dire, rispondo al saluto, proprio come ad un vecchio amico. Arriva il verde, il tizio accenna un saluto e schizza via lasciandomi di sasso. Ma dura poco. Da dietro qualcuno mi suona, guardo lo specchietto e vedo la griglia inconfondibile di una Pontiac del '58. Caspita non ne ho mai vista una dal vero, perciò mi giro per vederla meglio, ma la ragazza al volante, della quale vedo solo gli occhiali ad occhio di gatto, fa un pezzo di retro e poi mi supera sgommando e mandandomi di sicuro a quel paese. Ma il tutto si perde nell'aria mentre posso solo ammirare il posteriore della Pontiac che sparisce velocemente. Proseguo e un paio di semafori più avanti trovo un diner, con l'insegna al neon accesa nonostante il sole già alto in cielo. E' una grossa A che gira in continuazione. Ma sì, pare proprio quella di Arnold's, ma sbaglio, si chiama "Amenity diner". Il parcheggio è pieno di auto, tutte ovviamente vecchie. Ecco lì la Pontiac, caspita devo proprio fermarmi, non ho nemmeno fatto colazione, e poi non posso mancare di ammirare un'auto come quella. Parcheggio e mi avvicino. E' una Bonneville due porte, senza montanti, marrone metallizzato con il tetto e lo scallop laterare a forma di razzo di color crema. Mi lascia senza fiato, l'interno ha ancora il rivestimento di plastica sui sedili, e il contamiglia segna 149!! E' nuova di zecca. Mi riprendo in qualche modo, quel tanto che mi serve per entrare nel diner, ma appena varco la soglia vengo investito dall'aria condizionata a palla, tipico degli americani, dal rock'n'roll di sottofondo e da quell'odore inconfondibile che solo i diner americani hanno. L'interno è spettacolare, tutto formica e divanetti in tuck'n'roll. E' pieno di ragazzi con capelli imbrillantinati o tagliati corti da marine. Le ragazze hanno quasi tutte la gonna a ruota, tranne un piccolo gruppetto che sta intorno al Wurlitzer. Queste sono un pochino diverse. Barracuda rosso, jeans arrotolati sul polpaccio e tacchi a spillo. Arriva una cameriera e mi dice che non c'è posto, a meno che non voglia sedermi con qualcuno. Non riesco a rispodere, elei mi dice di seguirla. Mi porta ad un tavolo al quale già siede una ragazza bionda, di una bellezza mozzafiato. Le chiede se può farmi accomodare e lei dice che non c'è problema. Mi siedo, per la verità con un po' di imbarazzo, e la bionda mi dice: "Ciao, io sono Jenna, devi essere nuovo da queste parti, non ti ho mai visto prima". Non posso fare altro che annuire, non sapendo cosa dire d'altro. Poi dice che in realtà mi ha già visto prima, proprio qualche minuto fa all'incrocio, quando mi ha superato con la sua nuova Pontiac. Sento alle mie spalle qualcuno che mi chiama, ma non riesco a girarmi. Sono incollato agli occhi di Jenna. Mi chiamano ancora, più forte, e alla fine qualcuno mi scuote la spalla destra. E' mia madre che mi grida: Allora ti vuoi alzare o no?? Sono già le 8 ed è mezz'ora che ti chiamo. Devi andare a lavorare, alzati!! Immagina come mi sono sentito!!




Mercurio

sailormax ha detto...

heheh, caro Mercury, penso tu abbia avuto davvero un brutto risveglio.. e proprio vero che " staci bbonu unu finu a cchi bolli n'attru" .. per i non addetti ai lavori , traduco , sta bene uno fino a quando vuole un altro :)

Massimiliano

p.s bel racconto , grazie